Castello

Castello di Melazzano

Come essere in una favola.

Si, trascorrere il tempo al Castello di Melazzano è come essere in una favola.

La meravigliosa vista sulla vallata e sulle colline che circondano Greve in Chianti, questo affascinante paese della Toscana, gli alberi secolari, la poesia di quella doppia scalinata antica protetta da una ringhiera d’altri tempi che si mostra alla vista quasi come un piccolo giardino verticale.

Ero ancora solo in esterno ma pochi minuti dopo Lisa esce ad accogliermi con quel suo fare elegante e gentile per accompagnarmi nella visita di questa splendida dimora.

Pronto per un tuffo nel passato passo sin da subito da una delle porte dell’anno mille, anno nel quale la torre di questo castello fu costruita e le cui mura delle porte ancora accolgono intatte il nostro passaggio.

Ma immediatamente giunge al ricordo anche il profumo del vino perché sin dal 1427 si ha notizia dei riconoscimenti del Chianti.

Quello stesso vino che veniva prodotto con le vigne che facevano anni fa parte del Castello di Melazzano, vigne che oggi non ci sono più ma il cui retaggio il Castello conserva con orgoglio mostrando la medaglia d’oro ottenuta all’esposizione internazionale di Torino nel 1911 grazie alla famiglia Anichini.

Ebbene si, proprio la famiglia di Lisa aveva costruito nel Settecento questa splendida villa eretta sulle mura dell’antico castrum Milatiano, e nel 1924 è stata tra coloro che fondarono il consorzio Vino Chanti Classico.

Ma l’oblio nel quale il vino ci porta è ancora poco rispetto alla splendida sensazione di dolcezza e poesia che visitare le stanze del castello produce.

Gli antichi affreschi, la culla dell’Ottocento, i fantastici decori del camino, e quel meraviglioso cassettonato tutto dipinto con tonalità di rosa, sono gli elementi di una sola delle stanze che questa immensa villa presenta.

Quanti ricordi nella villa di Lisa, quante emozioni di vita serena, semplice ed elegante allo stesso tempo, dalle premiazioni per il vino del bisnonno Giuseppe, alla nonna che suonava il pianoforte nel salone principale.

Le parole di Lisa sono intinte di emozione e poesia quando mi racconta delle vendemmie, della ricotta che comprava dal pastore, e di quanto vivesse una vita libera in questa villa.

Ed il nostro racconto è solo all’inizio ma c’è un’informazione perchè oggi il Castello di Melazzano desidera aprire anche a nuovi abitanti le sue porte, per vivere delle nuove emozioni in serenità e libertà all’interno di questo luogo poetico ed affascinante.


Abstract racconto del Castello di Melazzano Pdf

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