Castello

Castello Sannazzaro

Se le storie di passaggi segreti e di fantasmi non sono per voi abbastanza reali allora il Castello Sannazzaro vi sfida ad immergervi nella lettura degli archivi di famiglia risalenti addirittura al 1200.

Entrare nelle stanze che contengono la libreria e gli archivi della famiglia Sannazzaro è un’emozione unica, il profumo dei secoli passati si amalgama agli splendidi soffitti affrescati portando in un viaggio unico verso i ricordi e le emozioni di Giuseppe.

Poche sono le famiglie in Italia che ancora conservano un tal retaggio storico e Giuseppe Sannazzaro è l’erede di questo fantastico castello che domina sin dal 1200 i secoli di storia nel comune di Giarole, che nel Monferrato è bagnato dal torrente Grana. 

Giuseppe mi accoglie nella poesia dei decori e delle opere che regnano nel Castello Sannazzaro e mi racconta subito di quando, bambino, si ritrovavano a castello per la processione della Madonna del Rosario, con quella meravigliosa statua lignea custodita nella Chiesa di famiglia.

Con tristezza mi svela che purtroppo non ha mai conosciuto il nonno che abitava nel castello mentre i suoi ricordi si posano sullo zio Iacopo e sua moglie Nina, quella donna che quasi incuteva timore perché così austera e poco amante dei bambini.

Giuseppe mi racconta anche di quando la zia Nina, nata nel 1886, suddivideva le visite dei nipoti maschi e femmine durante la giornata proprio per meglio gestire la quantità di bambini a castello.

Nel castello non poteva entrare nessuno, a parte minime eccezioni fatte per ospiti illustri quali il Re Vittorio Emanuele II ed il Duca Emanuele Filiberto di casa Savoia con cui la Zia Nina intratteneva rapporti, ed in particolare con la Regina Elena. 

Da quando Giuseppe e la sua famiglia decidono di andare a vivere a Castello questo luogo magico ed affascinante vive allora un grande cambiamento, dopo anni trascorsi lontano dalla visita del pubblico e degli abitanti di questo comune.

La grande cucina al piano terra inizia a vivere dei momenti di gioia nell’accogliere le colazioni quotidiane della famiglia Sannazzaro, i letti a baldacchino poterono nel corso degli anni coccolare il sonno dei figli di Giuseppe, 

e persino lo splendido salone da ballo al piano di sopra potè finalmente mostrare i suoi due stemmi, per anni ricoperti da quel lussuoso divanetto circolare dell’Ottocento che la zia Nina aveva fatto posizionare nel salone proprio per coprirne la vista di uno dei due.

Ogni stanza del castello Sannazzaro si manifesta con quel fascino dei secoli passati e dei tanti affreschi ottocenteschi, alcuni di secoli precedenti, ma oggi hanno il privilegio di accogliere anche le opere d’arte contemporanea di cui Giuseppe è un grande estimatore.

Poche ora non bastano per vivere la magia di questo castello ed ancor più per ascoltare tutti i ricordi ed i racconti di Giuseppe che immerge oggi il suo castello nei mondi più disparati, dalla musica antica alle sceneggiature di storici giochi di ruolo.

Allora non resta che armarsi del desiderio di essere affascinati dal passato ed andare a trascorrere ore ed ore a Castello Sannazzaro con i suoi misteri e con la piacevole accoglienza di Giuseppe e della sua famiglia.



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