Villa

Villa Bossi

Musica Maestro!

Si è proprio il caso di fare quest’esclamazione, perché Villa Bossi è un magico concerto di architettura e di natura, di musica e di poesia, di storia e di arte.

Ma questo è solo l’inizio.

Entrare a Villa Bossi significa fare un vero tuffo nella storia della musica, da quella del soprano Gina Cigna, uno dei maggiori interpreti della Turandot nel 900, che di questa villa fu proprietaria, ai meravigliosi pianoforti, clavicembali, violini, e tanti altri strumenti che oggi costituiscono le note della composizione musicale di questa Villa.

Si respira aria di serenità, di eleganza, di cultura, ma anche di umiltà, proprio come quella dell’intera famiglia Bizzi di cui oggi questa magnifica dimora è la proprietà.

Sin dall’arrivo in quel fantastico viale immerso nella natura della collina Mirabella, per poi giungere al settecentesco giardino italiano, non potevo non rimanere ammaliato dal fascino di questa Villa.

Vittorio viene ad accogliermi all’ingresso del giardino, accompagnato da Sunny, il fiero e dolce Golden Retriever compagno di vita della loro famiglia.

Sin dal 1500 la villa ha iniziato a ricevere  al suo interno dei meravigliosi affreschi ma ancor più nel 1700 una nuova ala viene costruita divenendo con le sue stanze ed il suo giardino une delizia per chi con essa si vizia.

Per oltre 4 secoli l’antica famiglia Bossi l’ha abitata, dalla vendita del sale, a coloro che per la conservazione dei pesci il grande viale dei Pioppi dal lago percorrevano, alle dolci giornate di vacanza per gustare di questa villa ogni stanza.

Ma la villa non sapeva allora che un giorno sarebbe diventata la culla di ancora nuova poesia, perché da non lontano al Castello di Caidate due pargoli trascorrevano la loro infanzia sugli alberi, per poi lasciare più avanti il loro luogo incantato e giungere ad ammirare di questa villa l’incanto.

Vittorio mi racconta con emozione dei vari incontri di anni fa tra suo padre e la signora Giuliana, l’erede di allora di questa bella villa, quando stavano decidendo di farla divenire la loro dimora,

ed il destino ad un tratto si manifestò perché scoprirono anche che lo zio Pino che era il medico tra le fila del drappello partigiano dove era Filippo, il padre di Giuliana, 

proprio Filippo Gadola-Beltrami, il cui nome porta una via a Bodio Lomnago, quello stesso uomo che morì combattendo in Piemonte e che fu ricordato come il “Capitano”.

Oggi Villa Bossi porta di nuovo questo nome che Vittorio racconta con fierezza ed umiltà dicendomi, “oggi siamo i proprietari di questa splendida villa, ma ne siamo ospiti e custodi, e pertanto abbiamo una responsabilità”.

E la responsabilità di Vittorio con la sua famiglia ha portato oggi Villa Bossi proprio a divenire un luogo meraviglioso per tutti coloro che adorano la musica, gli strumenti, ed ancor più gli strumenti storici a tastiera e ad arco che in villa le abili mani riproducono e restaurano.

Perché il papà di Vittorio, Guido Bizzi, fu anche colui che in Via Pastrengo a Milano diede vita a quel laboratorio di musica antica oggi addirittura divenuto l’importante scuola di liuteria di Milano.

Quanti ricordi e momenti magici in Villa Bossi, quanti musicisti, eventi, concerti, da quelli aperti al pubblico a quelli privati, anzi a sorpresa, come quello di quando Olga giunse dall’Olanda per festeggiare il compleanno di Guido suonando per lui proprio un concerto privato.

Questi ed altri ancora sono solo delle note nella composizione di emozioni che Villa Bossi genera nei suoi abitanti, ed in coloro che in essa possono trascorrere il tempo, dalle giornate alla poche, ma magnifiche, ore.

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