Ero li ad ammirare il belvedere sulla vallata ed il parco secolare, e Fabrizio con la sua gentilezza mi raccontava dei magici momenti che il castello è solito regalare. Di quel campo rosso con le dieci coste d’oro era dipinto con lo stemma appartenente alla famiglia dei Costanzia sin dal medioevo questo splendido castello.
Ma neanche il tempo bastò a distruggere le sue mura per giungere sino alla ricostruzione ad opera dei Conti Crotti e far rivivere dell’ancora Castello Rosso i vecchi ruderi.
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Oggi sono Fabrizio e Roberto gli eredi proprietari di questo castello che con i suoi giardini verdi ed un’atmosfera di gioia porta la delizia a chi con esso si vizia. Dopo i primi racconti Fabrizio m’invita a visitare anche all’interno i luoghi, attraversando il magnifico chiostro e fino a giungere alla splendida sale delle rose.
Le parole di Fabrizio corrono veloce nel tempo portando i ricordi nella gioia ed anche nella tristezza ma ad un tratto in un corridoio il mio sguardo si riempie di meraviglia.
Un tuffo indietro alla fine del secolo XV, la Madonna con il Bambino, non può passare inosservato lo splendido affresco che il Perotti attribuisce a lui, il Maestro d’Elva, Hans Clemer.
Ed ancora la magia di questo luogo continua a giungere al mio ascolto, Fabrizio mi racconta dei tanti momenti che lui ed il fratello Roberto hanno vissuto in questo castello, i loro compleanni, i matrimoni ed il loro papà. Fu lui a dare vita a quest’incanto, così come i Conti Crotti ne terminarono la ricostruzione agl’inizi del 1600, il padre di Fabrizio e Roberto ha operato all’interno delle mura, di questo fantastico castello, la bella ristrutturazione nella seconda metà del 1900.
Ma ora è tempo di andare perché prima di poter leggere prossimamente il resto del racconto, di questo luogo destinato ad ogni magico evento, Fabrizio e Roberto accolgono una nuova sposa che del suo sogno farà qui il suo regno.
